31 Ago 2020

Due studi design di Bangkok, Kaoi e THINKK hanno dato vita alla collezione di sedie modulari Ebba, ovvero tre sedie a sdraio che possono mutare d’aspetto a seconda dei braccioli che decidiamo di applicare. Questi ultimi possono essere applicati in coppia oppure mixati tra di loro in maniera tale da ottenere una sedia modulare dall’estetica sempre diversa.

La particolarità che caratterizza queste sedie modulari risiede nella stravaganza dei braccioli, ognuno dei quali ha un nome tipicamente danese: Han, Somma, Franz e Mujoel ricordano in maniera chiara degli scarabocchi, come quelli che amano disegnare i bambini quando hanno un pennarello nelle mani, con forme desuete, a zigzag e linee arcuate.

L’intento è proprio quello di rappresentare una diversa personalità, che si esprime attraverso colori e forme, dalle linee dolci e semplici a quelle più ludiche e divertenti, unite a colori vibranti come il giallo canarino, l’indaco intenso, il verde oliva o il cromo lucido. I designer hanno fatto propria la citazione di Philippe Starck che invita ad ascoltare il proprio umore, scegliendo il colore giusto per la propria creazione, senza trascurare il potere benefico dei colori primari, fonte di energia e vitalità.

Come già detto, ognuno dei diversi tipi di braccioli possono essere mixati a seconda del proprio mood e gusto personale e questa possibilità vale anche per altre componenti di queste sedie modulari, come la seduta e il cuscino.

Come spesso accade, l’ispirazione proviene dal passato, nello specifico guardando il movimento Memphis, attivo negli anni Ottanta e fondato dall’architetto e designer italiano Ettore Sottsass.

Sono proprio queste forme a ricordare lo stile proprio dell’architetto italiano. Il movimento Memphis nasce negli anni Ottanta nella Milano da bere, quando nell’appartamento di Sottsass si riuniscono alcuni esponenti del mondo del design di quegli anni come Matteo Thun, Michele de Lucchi, George Sowden, Martine Bedin, Nathalie Du Pasquier e Marco Zanini. L’obiettivo di Sottsass, che sarà lo stesso principio del movimento, è quello di definire un nuovo tipo design, sganciato dalle restrizioni del funzionalismo.