22 Ago 2014

Tappeti di design realizzati con materiali di uso comune: fogli A4, clip fermacarte, posate di plastica, viti, bottoni… Vere opere d’arte contemporanea firmate Marcia Nolte, Stijn van der Vleuten e Bob Waardenburg, gli ideatori del brand We Make Carpets.

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La tessitura dei tappeti vanta una tradizione secolare; valorizzando la progettazione di motivi grafici, è all’origine di quella che oggi chiamiamo arte applicata. La minuziosa e curata lavorazione artigianale metteva in secondo piano la funzione isolante, esaltando quella decorativa e associando il possesso del manufatto a ricchezza, prestigio e potere.

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In linea con la recente rivalutazione del mestiere, e combinando la tradizione con le tecniche attuali, We Make Carpets reinterpreta in chiave contemporanea questa arte secolare, fornendo una visione critica della società dei consumi. Il metodo di tessitura è studiato ed adattato ai materiali impiegati, mentre le linee e le forme riflettono la freschezza e la modernità.

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I materiali utilizzati sono oggetti che generalmente vengono gettati via dopo l’uso, perdendo la loro utilità, come forchette di plastica, piastrelle per la pavimentazione, batuffoli di cotone, chiodi. Tutti questi elementi sono composti in modo creativo per formare complessi disegni grafici. Il risultato è molto più di un tappeto decorativo: è un oggetto che, per come progettato e per la scelta dei materiali “tessili” impiegati, riflette la società consumi, fornendo un’interpretazione contemporanea del valore e della ricchezza.